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CONSIGLI UTILI PER CHI USA LE LENTI PROGRESSIVE

LA LENTE PROGRESSIVA: A CHI SERVE E COME FUNZIONA

Con il passare degli anni, la visione è soggetta a modifiche: l’occhio perde la sua facoltà di adattarsi alle varie distanze, costringendoci a cambiare continuamente gli occhiali al fine di ottenere una nitidezza delle immagini sia da lontano che da vicino.

Nel tempo sono nate così le lenti monofocali per la correzione visiva solo per lontano o solo per vicino, le lenti bifocali per la correzione visiva per lontano e per vicino e infine le lenti progressive che racchiudono in un’unica lente la correzione per lontano, intermedia e per vicino (visione a tutto campo).

Zona per lontano: viene sfruttata solo la parte alta della lente per una visione nitida di oggetti lontani (un paesaggio, una strada durante la guida)

Zona intermedia: serve per vedere nitido a distanze più ridotte, dai 50 cm ai 2 m (oggetti posti sul tavolo, leggio per la musica)

Zona per vicino: dedicata alla lettura ed ai lavori a breve distanza, dai 30 ai 50 cm (un libro, un giornale). Consiglio utile per chi usa le lenti progressive: per leggere tutta una riga, assecondare leggermente con il capo il movimento degli occhi.

Zone laterali: zone non adatte alla visione.

PER L’USO DA VICINO

LETTURA O LAVORO SOTTO LA LINEA DI SGUARDO

Abbassare lo sguardo cercando di sfruttare la parte bassa della lente senza abbassare il capo.

PER OGGETTI O SCRITTI POSTI SOPRA LA LINEA DI SGUARDO

Flettere leggermente all’indietro e staccare il mento dal collo. Esempio: lettura di contatori posti in alto, librerie ecc.

Se molto in alto, arricciare anche il naso: si sfrutterà così la parte più bassa della lente adatta alla visione da vicino.

COMPUTER

Regola posturale:
sistemare possibilmente il monitor di fronte, allontanandolo o avvicinandolo in modo da poter sfruttare sia la zona per lontano che quella intermedia. Evitare di posizionare il monitor lateralmente, per non entrare con lo sguardo nelle zone laterali delle lenti non adatte alla visione nitida. Ricordarsi di ammiccare con regolarità per ottenere una lacrimazione uniforme: ciò permetterà una visione più nitida e confortevole.

PER AFFRONTARE LE SCALE

PER SALIRE O ANCOR PIÙ PER SCENDERE LE SCALE È NECESSARIO METTERE IN ATTO DEI PICCOLI ACCORGIMENTI.

Importante:

Muovere il capo verso il basso avvicinando il mento al petto: ciò vi permetterà di continuare a guardare attraverso la parte della lente destinata alla visione da lontano.

Osservare attentamente i gradini reggendosi le prime volte al corrimano della scala: si eviterà così di vedere i gradini con la parte bassa della lente adatta solo alla visione per vicino (visione leggermente ingrandita ed offuscata).

COMFORT E SICUREZZA NELLA GUIDA

LA REGOLA PIÙ IMPORTANTE È QUELLA DI UTILIZZARE SEMPRE E SOLAMENTE LA ZONA PER LONTANO.

MODALITÀ E TEMPI DI ADATTAMENTO

CORREGGERE UN DIFETTO VISIVO, COME AD ESEMPIO LA PRESBIOPIA, COMPORTA UN CAMBIAMENTO DELLA PERCEZIONE ESTERNA A CUI OGNI PORTATORE DI OCCHIALI DEVE ADATTARSI. AD OGNI NUOVO OCCHIALE DA VISTA CI SI DEVE ABITUARE.

Il tempo di adattamento è variabile perché dipende da diversi fattori; alcuni esempi:
• il grado di difetto visivo sia per lontano che per vicino;
• la correzione dell’astigmatismo;
• la differente correzione tra due occhi (anisometropia);
• può accadere di vedere, solo in fase iniziale, le linee dritte leggermente curve (è normale, generalmente il fenomeno passa in qualche settimana);
• la tecnologia usata nella costruzione della lente progressiva: l’ampiezza delle zone adatte alla visione nitida variano a seconda del produttore;
• la capacità di adattamento di ciascun portatore nell’utilizzo di questo tipo di ausilio visivo.

ALL’INIZIO IL PORTATORE DEVE ARMARSI DI PAZIENZA E BUONA VOLONTÀ. I RISULTATI ARRIVERANNO PER CERTO!